Appese
Installazione: disegni ( matita su carta), filo zincato e grucce.
Un filo che lega, un filo di speranza, un filo di voce, un filo di libertà, un filo di legalità.
Sono donne di oggi e di domani, quelle che nell’era della comunicazione , della conoscenza e della connessione via cavo e non, subiscono ancora oggi, nell’ignoranza che ci circonda, soprusi e violenze. Le donne. Queste stesse donne che sembrano appese come abiti al sole, che il vento dondola in segno di libertà e il sole riscalda in segno di familiarità e amicizia; devono ancora aver paura poiché lo stesso filo che le sostiene è labile, potrebbe spezzarsi, per mezzo di quelle stesse mani che un tempo le hanno accolte esultanti.
È l’uomo, a cui la storia ha dato il diritto di trattare le donne come cose, merce di scambio, che solo per il dio denaro crede di esserne padrone.
Non è solo storia: quello stesso uomo, in Africa, nel 2014, fa irruzione in una scuola e porta via donne aperte al sapere, in procinto di diventare libere, per renderle ancora schiave!
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